...noi
siamo quelli che le edificano, quelle cattedrali. Mattone su mattone, e
proprio in virtù dei nostri sforzi e del nostro delirio di onnipotenza,
si concretizza il messaggio di questi dipinti. Un messaggio
inaspettatamente positivo, che ci esorta a non lasciarci trascinare
dalla folla e fare quello in cui crediamo, far sentire la nostra voce e
credere sempre in un mondo migliore a dispetto di qualsiasi
speculazione.
Quando tutto sarà finito, noi torneremo polvere, i
nostri cellulari torneranno polvere, i nostri tesori torneranno polvere,
tutto sarà di nuovo polvere e se noi avremo anche una sola occasione
per tirare le benedette somme del nostro passaggio, le possibilità
saranno solo due: aver vissuto per finta, inseguendo i nostri bisogni,
magari riuscendo ad arricchirci oltre misura, oppure aver goduto delle
cose più semplici che ci sono passate sotto il naso, lottando per i
nostri ideali e costruendo, nel dileggio generale, le nostre cattedrali
nel deserto.
Io ci penso sempre alla morte e quello che mi spaventa è
andarmene senza lasciare il ricordo di un grande uomo. Al come non ci
ho ancora pensato, ma almeno per quanto riguarda le piccole cose
quotidiane, per ora posso dire fieramente di non avere mai tradito me
stesso.
La mia vita, la nostra vita, continuerà a cambiare
repentinamente come ha sempre fatto e il nostro arduo compito sarà
starle dietro.
D'altronde la vita è movimento…